Uwe Wienke: Aria Calore Luce, introduzione

Da sempre l'uomo costruisce edifici per proteggersi dalle intemperie e dalle estreme condizioni climatiche, per godere all'interno un clima più equilibrato, più consono alle sue esigenze fisiche: l'aria deve essere pulita, la temperatura nà troppo bassa, nà troppo alta ed, infine, occorre anche luce. Costruire edifici è la reazione dell'uomo alla variabilità del clima. Queste affermazioni descrivono già le principali funzioni di un edificio.

Il mantenimento di un clima equilibrato in un edificio è oggi oneroso, specialmente in inverno ed in piena estate, perchà si desiderano avere precise condizioni climatiche.

Un terzo dell'intero fabbisogno energetico degli edifici serve proprio a creare queste condizioni. Riscaldiamo gli ambienti in inverno e li rinfreschiamo in estate, li illuminiamo spesso anche durante il giorno per poter svolgere le nostre attività e li aeriamo con l'ausilio di ventilatori per procurarci aria fresca.

Per avere tutto questo consumiamo energia: gasolio e gas metano per riscaldare e per avere acqua calda, energia elettrica per illuminare gli ambienti e per poter usare i nostri apparecchi elettrici ed elettronici.

L'energia che di solito usiamo non è gratuita e, visto che è principalmente prodotta da fonti non rigenerabili, è anche una fonte d'inquinamento responsabile per il cambiamento climatico in atto. Dobbiamo pertanto risparmiare energia, utilizzarla più razionalmente e sfruttare al massimo le energie rinnovabili.

Rinnovabile e anche gratuita è l'energia solare e quella del vento. Ambedue le possiamo sfruttare per riscaldare, raffrescare ed illuminare i nostri edifici con oneri minori. Per sfruttare razionalmente l'energia solare e altre energie ambientali bisogna conoscerle e saperle impiegare in maniera corretta.

Volendo progettare un edificio energeticamente efficiente che offra anche ottime condizioni climatiche, bisogna porsi quest'obiettivo già prima di abbozzare le prime idee architettoniche. L'efficienza energetica e il comfort climatico non sono caratteristiche che si possono conferire successivamente al progetto architettonico.

L'architetto è sempre il primo a definire un progetto e pertanto deve conoscere almeno i concetti basilari della climatizzazione, della ventilazione e dell'illuminazione naturali, conoscere i processi termici che si svolgono in un edificio e i principi del risparmio energetico.

La progettazione è dunque complessa e, per ottenere un risultato che soddisfi tutti gli obiettivi, deve essere integrale e questo implica che l'architetto collabori con gli specialisti dei vari settori (fig.1).

La progettazione diviene quindi un lavoro interdisciplinare, un lavoro di team in cui, come da sempre, all'architetto spetta la coordinazione. La comunicazione con tutte le figure professionali non è sempre facile per l'architetto, perchà queste si avvalgono di un linguaggio specialistico e, per comunicare, l'architetto deve conoscere anche la terminologia relativa alle tecnologie impiegate