L' Architettura bioclimatica e sistemi passivi : conoscenze fondamenti per un approccio progettual

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L’architettura bioclimatica può esser definita come un complesso di soluzioni progettuali che consente di assicurare all'interno di un edificio il mantenimento di condizioni di comfort ambientale, limitando al minimo l'intervento degli impianti.

 

Gli elementi naturali (quali il sole, il vento, l'acqua, il terreno e la vegetazione) vengono usati per realizzare edifici termicamente efficienti.
Lo scopo dell'architettura bioclimatica è il controllo del microclima interno, con strategie progettuali passive che, minimizzando l'uso di impianti meccanici, massimizzano l'efficienza degli scambi termici tra edificio e ambiente.

 

All’edificio, opportunamente progettato, viene dunque demandato il compito di captare o rinviare le radiazioni solari, sfruttare il microclima locale (ad esempio i venti) recuperare risorse (quali, ad esempio l’acqua piovana)

 

L’edificio deve essere progettato in modo da rispondere a requisiti variabili in funzione della stagione.
In particolare:

  • nel periodo invernale occorre favorire l'irraggiamento solare sulle pareti e le finestre per scaldare gli ambienti interni e isolare l'involucro per conservare il calore accumulato.
  • nel periodo estivo: occorre proteggere l'edificio dall'irraggiamento solare con dei sistemi di ombreggiamento, prevedere una elevata inerzia termica delle murature e favorire la ventilazione naturale interna all'edificio.

 

La redazione di BibLus-net propone ai lettori un estratto del corso di formazione di Building ACCAdemy dedicato all’Architettura Bioclimatica con l’introduzione e i principi di base.
La video-lezione proposta in questo articolo  è a cura della prof. Anna Magrini (Ordinario di Fisica Tecnica presso l’Università di Pavia) e l’esposizione video è dell’ing. Lucia Cattani (Università di Pavia).